La città che vorremmo: alimentazione e sfide del futuro prossimo
Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel, anche se dovremo ancora per qualche tempo fare i conti con ansia e allerta, residui di un momento anomalo che ha portato cambiamenti tanto rapidi quanto straordinari nella nostra vita. Pensateci!
PANDEMIA E RINASCITA IBRIDA
La pandemia ha ribaltato stili di vita e priorità sedimentate in anni di ''iper-vita''. E questo Stop&Go probabilmente, al netto delle serie conseguenze che hanno segnato popolazioni e generazioni più fragili, potrebbe portare con sè i semi di una ''rinascita ibrida''.
Ibrida perchè se è vero che non possiamo cambiare il verso del tempo e il cammino è naturalmente orientato ad un futuro di progresso tecnologico, è anche vero che certe dinamiche che abbiamo come ritrovato in un passato antico ma confortevole siano tornate a galla per ricordarci chi siamo e da dove veniamo.
IL TEMPO PER NOI STESSI
Siamo fatti per dedicare del tempo a noi e agli altri, passare del tempo insieme, parlare, guardarci, vivere momenti pieni e non spezzettati da agende ingolfate. Tempo da soli o in famiglia, Pensieri e Desideri che prendono forma.
LA CITTA' DEL FUTURO
Tra questi, anche la Città ha un ruolo. Come la vorremmo per poterla abitare senza paura ma con la stessa voglia di occupare i suoi meravigliosi spazi? Cosa chiediamo alla Città per essere ''a misura''? Cosa vorremmo che cambiasse? la mobilità?
Vorremmo un traffico tagliato sul modello nordeuropeo per cui pedoni e ciclisti (rispettosi dei codici) hanno precedenza sulle vetture? come incentivare un cambio culturale per una popolazione sia ''anziana'' sia ''impigrita'' dal benessere della propria macchina...sia ''scoraggiata'' dalla qualità dei servizi pubblici? In che modo potremmo abitare gli spazi comuni senza aver paura o fastidio verso l'Altro?
E noi cosa possiamo offrire alla Città come impegno, comportamento, suggerimenti, responsabilità? Abbiamo il diritto/dovere di opinione e ogni opinione può offrire super valore alla crescita individuale e collettiva.
ALIMENTAZIONE DEL FUTURO
Stando alle previsioni, nel 2050 il sistema alimentare dovrà sostentare il doppio della popolazione e offrire prodotti economici, nutritivi (come l'erba di grano) e sostenibili per la salute di terreni, acque e risorse energetiche.
Diventa quindi sempre più importante creare una filiera ad hoc che alimenti la richiesta di produzione prodotti sani per la salute umana alla portata di tutti.
SFIDE DEL FUTURO PROSSIMO
Come JFK quando diceva ''non chiederti cosa può fare il tuo paese per te ma cosa puoi fare tu per il tuo paese''. Questi ultimi decenni ci hanno forse in parte ''viziato'' in una dimensione di credito divino per cui il senso della vita è stato il dedicarci solo alla nostra autorealizzazione prendendo tanto e dando poco.
Forse ora è tornato il tempo della ''ricostruzione'' per cui, per stare tutti bene, tutti devono portare alla causa la Miglior Versione di se stessi...e quindi la Città diventa interlocutore vero e reale col quale ricostruire un dialogo fatto di scambio virtuoso (comportamenti, equilibrio tra pretesa e concessione, riconoscimento). Le città hanno un ruolo chiave nel mitigare lo sforzo volto a mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici. Sono anche un terreno fertile per scienza e tecnologia, cultura e innovazione per il benessere della comunità. E l'alimentazione riveste un ruolo fondamentale.
Sempre più necessario un'ambiente green: come dimostrano gli studi, più verde urbano corrisponde a un maggior QI, nel dettaglio più intelligenza, maggiori capacità mnemoniche e attenzione, meno aggressività.
Che città vorresti? siamo curiosi...