OGNI PASSO E’ UN REGALO CHE TI FAI
‘’Vado a fare due passi’’…quante volte questa esatta combinazione di parole ha avuto l’effetto di una Magia Positiva sul vostro stato psicofisico? Stavate discutendo con qualcuno o proprio non riuscivate a ritrovare la giusta concentrazione per avanzare col lavoro/studio o eravate totalmente in balìa di apatia, tristezza o depressione. O semplicemente è bastato aprire una finestra su una stupenda giornata di sole o faceva parte del vostro piano di smaltimento quotidiano
Lascio a voi il ricordo della vostra esatta situazione…ma avete detto tutti le stesse magiche parole ‘’vado a fare due passi’’. E le avete dette così, nello stesso ordine per tutti uguale. Perché? Perché tutti lo dicono da sempre…dalla Notte dei Tempi l’uomo quando interrompe una fase e prima di entrare nella successiva ‘’va a fare due passi’’. Il Faraone uscito dalla Biblioteca di Alessandria nel 3000 a.C come il professore di Machine Learning al MIT di Boston giovedì scorso
E’ così, camminare fa bene e affermarlo non è una scoperta da Nobel. L’impatto sulla salute di una buona camminata è super noto: ossigeno ai polmoni, movimento alle articolazioni, esercizio cardio e sudare fa bene. Ma c’è di più…ed è per questo che ‘’vado a fare due passi’’ è chiave universale per passare tra un Prima e un Dopo, il grimaldello per sbloccare un ingranaggio inceppato o da oliare. Camminare con noi stessi ci regala il Tempo del Pensiero. Camminando ci parliamo. Nel meraviglioso silenzio della nostra mente dove solo noi possiamo ascoltarci e dire tutto ciò che abbiamo voglia di dire
Dal segreto solo nostro al pensiero più surreale, dal provare la dichiarazione d’amore o rimuginare su una scelta. Cantiamo mentre camminiamo, ripetiamo la lezione e ci traduciamo in inglese quello che diremo a riunione, faremo avanti-indietro tra ricordi e sogni…Quindi ci regaliamo quel momento di decompressione che non abbiamo da nessun’altra parte. Se siamo con altri interagiamo, se siamo da soli in un luogo rimaniamo fermi in un pensiero o azione specifica ma senza dialogo, bloccati nell’inerzia della situazione
Tutti i più ‘’grandi’’ personaggi della Storia camminavano prima di prendere decisioni, di inventare, di creare e di scatenare la loro grandezza. Aristotele discuteva di filosofia camminando avanti e indietro per il Peripato, il giardino del Liceo di Atene. Altri grandi filosofi come Nietzsche o Heidegger non potevano fare a meno di ‘’fare due passi’’ per entrare in un profondo stato di flusso di pensiero. Rousseau si sentiva vivo e libero quando vagabondava a piedi, in solitudine e al riparo dall’inquinamento acustico del vociare urbano e senza passeggiata non riusciva a meditare. Kant era un passeggiatore professionista e, ovviamente, così puntuale negli orari delle sue camminate in Königsberg da far nascere la leggenda che tutti regolassero l’orologio al suo passaggio. Charles Darwin era instancabile da aver necessità di due passeggiate al giorno. Per stare in epoca contemporanea anche Steve Jobs spesso fissava i suoi incontri passeggiando nel campus Apple
Perché se l’ossigeno è la chiave del ricambio delle cellule, la camminata è evidentemente la Miglior Cosa da Fare. Secondo uno studio condotto da Marily Oppezzo e Danile L. Schwartz per la Stanford University il pensiero creativo migliora mentre una persona cammina per raggiungere il culmine subito dopo
Poco importa dove si cammina, l’importanza è proprio nell’atto del camminare. Ad ogni passo un pensiero e, soprattutto in un momento storico come questo dominato dalla fretta e dall’iper-tutto, ogni pensiero che ci concediamo è un regalo. Ci fa vivere, ci fa esistere come individui e libera la natura più profonda di ciò che siamo, del Sé più intimo e vero. La nostra voce interiore è l’unico filo che ci lega alla nostra origine. Puoi avere settantacinque anni ma ti sembrerà sempre di sentire la tua stessa voce interiore di quando ne avevi cinque.
E’ il tuo flusso di coscienza che sgorga senza ostacoli, è la tua auto-psicanalisi, la tua confessione e la tua stanza dei giochi. Ma anche palestra di concentrazione assoluta. Che tu cammini lungo un torrente di montagna o in una piazza di città il valore è lo stesso: ti stai regalando Tempo Per Te. Vorrei continuare a parlarne per ore ma ‘’vado a fare due passi”