PERCHÈ LIOVERDE È PIÙ VERDE?
LIOVERDE è succo di Erba di Grano ‘’mixato direttamente dalla Natura stessa’’ perché fin dal processo produttivo l’intervento umano è puramente di ‘’accompagnamento’’ e non di alterazione, lasciando invariata la concentrazione totale di clorofilla
PERCHE’ LIOVERDE E’ ‘’PIU’ VERDE’’?... QUINDI LA MIGLIOR QUALITA’ DI ERBA DI GRANO
Grazie alle scelte di QUALITA’ ASSOLUTA lungo tutta la (cortissima) catena di valore che porta il prodotto dal prato direttamente al consumo
Rispetto a tante varianti di Erba di Grano reperibili sul mercato, caratterizzate da un importante intervento in laboratorio per dosare i costituenti di prodotto attraverso lavorazioni più convenienti, LIOVERDE sceglie di giocare semplice: attende che la piantina (i fili d’erbetta) raggiunga i 10-15 centimetri di altezza per poi raccogliere e spremere immediatamente un succo ad altissima concentrazione, a salvaguardia di tutti i Principi Attivi
La scelta di utilizzare processi di Liofilizzazione (più costosi ma qualitativamente ‘’perfetti’’) e NON la più comune tecnica di essicazione, paga nell’immediato e sul lungo termine. LIOVERDE infatti mantiene viva tutta la potenza rigenerativa della Clorofilla in quanto, attraverso liofilizzazione e spremitura, tutti i Principi Attivi rimangono inalterati e ad un elevatissimo livello di concentrazione
LA PROVA PIÙ EVIDENTE E SEMPLICE RISIEDE NEL VIVACISSIMO COLORE VERDE che illumina la polvere di Erba di Grano contenuta nel barattolo. A contrario del colore verdino opaco (tendente all’ingiallimento) dei prodotti realizzati attraverso pratiche di essicazione, sicuramente più vantaggiose in termini di costi e volumi ma largamente inferiori in termini di qualità. L’Erba di Grano essiccata mantiene la Fibra che è più dura, fa volume ed è irritante per l’organismo. La differenza di colore è data anche dal fatto che, in assenza di clorofilla, la Fibra si ossida e schiarisce
Per questo motivo LIOVERDE viene custodito all’interno di un formato non trasparente ad impedire così il passaggio della luce, '’scongiurando il pericolo’’ di ossidazione
#DALPRATOALBICCHIERE